18.6.11

Rapporto della Commissione Globale per le politiche sulle droghe



The global war on drugs has failed, with devastating consequences for individuals and societies around the world. Fifty years after the initiation of the UN Single Convention on Narcotic Drugs, and 40 years after President Nixon launched the US government’s war on drugs, fundamental reforms in national and global drug control policies are urgently needed.
La guerra globale alla droga è fallita, con conseguenze devastanti per gli individui e le società di tutto il mondo. Cinquanta anni dopo la Convenzione Unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti, e a 40 anni da quando il presidente Nixon lanciò la guerra alle droghe del governo americano, sono urgenti e necessarie riforme fondamentali nelle politiche di controllo delle droghe nazionali e mondiali.

Le immense risorse dirette alla criminalizzazione e alle misure repressive su produttori, trafficanti e consumatori di droghe illegali hanno chiaramente fallito nella riduzione dell’ offerta e del consumo.

Le apparenti vittorie dell’ eliminazione di una fonte o di una organizzazione vengono negate, del tutto istantaneamente, con l'emergere di altre fonti e trafficanti. Gli sforzi repressivi diretti sui consumatori impediscono misure di sanità pubblica volte alla riduzione di HIV / AIDS, overdosi mortali e altre conseguenze dannose dell’ uso della droga. Le spese pubbliche nelle inutili strategie della riduzione dell'offerta e della incarcerazione possono essere sostituite con investimenti più convenienti e basati su evidenze per la riduzione della domanda e dei danni.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Il problema è sicuramente serio, complesso e dalle conseguenze devastanti per molti... ma quello che manca o è poco 'praticata' è soprattutto "l'idea di una prevenzione fondata su relazioni educative sane, su proposte di impegno. Si dica, senza timori, che da tempo l'offerta televisiva (e mediatica in genere) è complessivamente caratterizzata da scarsa qualità. Si tace il bene che c'è, si tace la quotidianità di famiglie ordinarie, non spettacolari, ma solide. Si tacciono le mille esperienze di adolescenti e giovani creativi, impegnati in associazioni ambientali, ricreative, sportive.
Si avvii una seria riflessione sul modello di vita "prestazionale" che gli adulti propongono ai giovani: se il successo, la carriera, il denaro, il risultato sono obiettivi da raggiungere sempre, soprattutto i più fragili verranno spinti ad utilizzare ogni mezzo per giungervi."