30.5.13

Se ai ragazzi insegnamo la diseducazione civica


Premetto che considero l'educazione civica un aspetto dell'attività delle scuole al quale sarebbe necessario rivolgere un'attenzione ben più ampia di quanto il più delle volte accada. .... .... 
Bambini e ragazzi sono sommersi di stimoli nei quali il messaggio più ricorrente è ottenere denaro o condizioni di favore col minimo sforzo, senza troppo guardare per il sottile sulle implicazioni che possono derivarne. Spesso il successo è associato all’apprezzamento di atteggiamenti mentali caratterizzati dalla ristrettezza dell’orizzonte interpretativo (in altre parole, dalla furbizia). … ...
Se l’intento dell’educazione civica è di creare una cultura comune di riferimento per ciò che riguarda i diritti e i doveri dei cittadini e le regole che disciplinano la vita sociale, bisogna prendere atto che tale intento non può che essere conseguito per l’effetto convergente dell’educazione formale assicurata dalla scuola (cui spetta di fornire gli elementi conoscitivi) e di quella informale, che si acquisisce attraverso le esperienze che si compiono, giorno dopo giorno, nelle famiglie, tramite le interazioni sociali, per effetto delle suggestioni esercitate dai sistemi di condizionamento prevalentemente attivi attraverso i mezzi per la comunicazione sociale.
La scissione tra i principi della convivenza (quelli espressi dalla Costituzione) e i valori empirici ossessivamente enfatizzati come segni della capacità di affermazione individuale rappresenta una manifestazione non marginale della crisi che il nostro Paese (ma non è il solo) sta attraversando. Quel che in Italia è più grave è un effetto di mitridatizzazione, che sta minando la capacità di stabilire un rapporto corretto tra le aspirazioni e i comportamenti individuali e quelli sociali. 


C’è da chiedersi se, al momento, le proposte che la scuola rivolge attraverso l’educazione civica non siano percepite da bambini e ragazzi come una forma di ipocrisia. …
La scuola può rendere sistematico l’apprendimento, ma i valori sui quali si fonda l’educazione civica non possono che costituire il riflesso delle scelte prevalenti nella società.
(di Benedetto V., testo completo qui)


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