
L’interazione si svolgeva tra alunni di scuole europee in Second Life che è un ambiente virtuale tridimensionale, accessibile via Internet, in cui si interagisce tramite un Avatar, cioè una rappresentazione virtuale di se stessi.
Il gioco si svolgeva in lingua inglese, con una scuola tedesca, una spagnola ed una rumena. Grazie agli scenari proposti, abbiamo simulato alcuni “casini” che spesso si verificano fra di noi e che a volte finiscono a parolacce o peggio a “mazzate”. Nella simulazione invece interveniva un nostro coetaneo che cercava di favorire un accordo tra i “litiganti”.
Molto interessante per noi ragazzi, è stato l’utilizzo di questo ambiente virtuale per la sua capacità di coinvolgimento che ci ha permesso, nonostante i problemi di lingua, di immedesimarci nei ruoli previsti di bullo, vittima, “sfutti cumpagni” ecc.
Anche se non conoscevamo questo mondo virtuale, ci siamo trovati subito a nostro agio ed abbiamo pure dovuto aiutare i professori “imbranati” che vogliamo però ringraziare perché ci hanno introdotto a questa nuova esperienza.
Mr. Andrea Colelli
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