5.3.11

NASTURZIO

Nome botanico : TROPAEOLUM MAJS Origine: Perù Columbia Coltivazione: pianta ornamentale con portamento ricadente adatto per abbellire muretti, ringhiere, davanzali. Esposizione: sole/mezz'ombra

Epoca di fioritura: primavera-estate, substrato : argilloso-sabbioso. Semina :marzo. Moltiplicazione: per seme. Si riproduce per semina spontanea, per propaggine e per talea.

Aspetto fogliare: scudiforme verde- chiaro con sperone strisciante. Fioritura abbondante, con cascata di colori caldi di tutte le tonalitàdel giallo dell'arancio , del rosso. Cure colturali: innaffiare abbondantemente, concimare con prodotti poveri di azoto.

Una particolarità botanica del nasturzio sta nella capaci

tà idrorepellente delle foglie, infatti l'acqua non bagna, ma forma delle goccioline che rotolano sul lembo delle foglie fino a cadere

Pianta officinale: nella tradizione popolare, foglie e fiori vengono utilizzati per stimolare l'appetito, facilitare la digestione, conciliare il sonno.

Lapianta è un antitodo contro l'afide lanigero.

Il nasturzio per l' eleganza di foglie e fiori e al piacevole gusto è ben apprezzato in cucina per la realizazzione di gustose pietanze. I boccioli dei fiori sott'aceto un tempo venivano chiamati"capperi tedeschi". I fiori possono essere uniti alle insalate fresche e i semi non maturi si usano in salamoia o sotto sale. Fiori e foglie possono possono essere usati nelle minestre.







Minestra di nasturzio: sbollentate delle foglie di nasturzio, tritatele e fatele appassire per dieci minuti in poco burro, aggiungete del brodo e patate, passate nel mixer e completate con un cucchiaino di yogurt o di panna poi cospargete di petali di nasturzio appena colti.

Buona e di bell'effetto.

Insalata di lattuga tagliare a listerelle, frutta, secca a pezzi (noci mandorle nocciole) nasturzio, olio per condire q.b. sale q. b.

Storia: si racconta che il nasturzio giunse in Europa nel diciassettesimo sec. insieme al tabacco.Il botanico naturalista Linnèo Carlo prendendo spunto della parola greca :Tropaion che significava"Trofeo" penzava alla foglia rotonda come a degli scudi ed agli speroni del fiore come elmi. Egli indicava con quel termine il tronco di un albero dove sono appesi i trofei di battaglia

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