
Ciao, sono Tiziano uno studente della V^A……., occupo una piccolissima parte del nostro blog scolastico, per parlarvi un po’ di un tema, che alla mia prof. d’Italiano è piaciuto tantissimo, l’IDENTITA’ OGGI.
Attualmente, Internet dà spazio alla realizzazione di infinite identità e offre l’opportunità di svincolarsi dai confini di spazio e di tempo come nessun altro “sistema sociale” è mai stato in grado di fare. Primo software su tutti, Avatar, una riproduzione grafica attraverso la quale l’utente può assumere molteplici forme, animali, personaggi mitici, figure immaginarie ma soprattutto uomini virtuali che, attraverso una maschera dalle perfette sembianze umane forgiabili in ogni momento, altro non sono che modelli immaginari del Sé Ideale. La rivoluzione digitale e “l’invasione” delle nuove tecnologie nelle quali l’uomo è immerso, hanno modificato la percezione non solo della realtà in cui egli vive ma anche dell’essenza della sua unicità, la sua identità. Attraverso internet l’uomo diventa virtuale e perde la propria fissità, fisicità e corporeità per esprimere, libera dalle “catene” del corpo, i suoi molteplici Sé. Internet è il luogo tecno-immaginario per eccellenza in cui il pensiero diventa “concreto”, in cui realtà parallele si intrecciano insieme ai loro molteplici volti formando un “nuovo mondo”, in cui non finiscono mai di incrociarsi innumerevoli identità. Le nuove tecnologie hanno accresciuto nel singolo il senso di sé, dando vigore ed energia alla sua identità. Per ogni individuo, comunque, la percezione di Sé e la costruzione del proprio “posto” all’interno della società sono processi lenti e graduali basati sul riconoscimento sociale delle proprie azioni. Nella società di oggi conta molto, e a volte ci basta, la prima impressione. Vedere una donna o un uomo di bell’aspetto, stuzzica in noi la voglia”quasi istintiva” di cercare di avvicinarla e conoscerla,…..siamo attratti dal loro aspetto perché non li conosciamo. Molto spesso, però, anche quel bel aspetto è frutto di una “rielaborazione” del proprio modo di essere. Molti sono i giovani, infatti, a sottoporsi alla chirurgia estetica per correggere qualche difetto, con la speranza di cambiare il proprio aspetto e con esso, inconsapevoli, anche le loro identità, attraverso “l’installazione” di una maschera.
Mi domando, perché ognuno di noi si vela di una maschera? E se fossimo semplicemente noi, intesi come la più intima identità?
Forse è impossibile…… Mi rendo conto che in ogni ambiente, scuola, famiglia e gruppo e in ogni ambito, lavorativo e personale, il mio “self” cambia a seconda di colui o colei che mi sta di fronte, e quindi forse in una società schiava della tecnologia e in perenne frenesia, gli unici che manifestano il proprio io, sono i pazzi, emarginati a volte, ma spogli di tutte le loro maschere e finalmente liberi di essere solo se stessi!
Attualmente, Internet dà spazio alla realizzazione di infinite identità e offre l’opportunità di svincolarsi dai confini di spazio e di tempo come nessun altro “sistema sociale” è mai stato in grado di fare. Primo software su tutti, Avatar, una riproduzione grafica attraverso la quale l’utente può assumere molteplici forme, animali, personaggi mitici, figure immaginarie ma soprattutto uomini virtuali che, attraverso una maschera dalle perfette sembianze umane forgiabili in ogni momento, altro non sono che modelli immaginari del Sé Ideale. La rivoluzione digitale e “l’invasione” delle nuove tecnologie nelle quali l’uomo è immerso, hanno modificato la percezione non solo della realtà in cui egli vive ma anche dell’essenza della sua unicità, la sua identità. Attraverso internet l’uomo diventa virtuale e perde la propria fissità, fisicità e corporeità per esprimere, libera dalle “catene” del corpo, i suoi molteplici Sé. Internet è il luogo tecno-immaginario per eccellenza in cui il pensiero diventa “concreto”, in cui realtà parallele si intrecciano insieme ai loro molteplici volti formando un “nuovo mondo”, in cui non finiscono mai di incrociarsi innumerevoli identità. Le nuove tecnologie hanno accresciuto nel singolo il senso di sé, dando vigore ed energia alla sua identità. Per ogni individuo, comunque, la percezione di Sé e la costruzione del proprio “posto” all’interno della società sono processi lenti e graduali basati sul riconoscimento sociale delle proprie azioni. Nella società di oggi conta molto, e a volte ci basta, la prima impressione. Vedere una donna o un uomo di bell’aspetto, stuzzica in noi la voglia”quasi istintiva” di cercare di avvicinarla e conoscerla,…..siamo attratti dal loro aspetto perché non li conosciamo. Molto spesso, però, anche quel bel aspetto è frutto di una “rielaborazione” del proprio modo di essere. Molti sono i giovani, infatti, a sottoporsi alla chirurgia estetica per correggere qualche difetto, con la speranza di cambiare il proprio aspetto e con esso, inconsapevoli, anche le loro identità, attraverso “l’installazione” di una maschera.
Mi domando, perché ognuno di noi si vela di una maschera? E se fossimo semplicemente noi, intesi come la più intima identità?
Forse è impossibile…… Mi rendo conto che in ogni ambiente, scuola, famiglia e gruppo e in ogni ambito, lavorativo e personale, il mio “self” cambia a seconda di colui o colei che mi sta di fronte, e quindi forse in una società schiava della tecnologia e in perenne frenesia, gli unici che manifestano il proprio io, sono i pazzi, emarginati a volte, ma spogli di tutte le loro maschere e finalmente liberi di essere solo se stessi!
Tiziano
3 commenti:
Ciao sn Nati, molto molto bello l'art...senza parole
ciao, potrei pubblicare questo articolo su un blog dedicato ai pensieri ed alla poesia riferiti al mondo di oggi? Citerei fonte e autore. Aspetto risposte. Giulia.
ciao, è stato scritto da Tiziano .... uno studente della scuola ora diplomato. Credo che non ci siano problemi. Se vuoi contattare l'autore mi devi dare il tempo di recuperarlo :-)
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