Il mio articolo su docenti, in-docenti, in-decenti ha suscitato un acceso dibattito, che voglio proseguire ......
Spesso i docenti perdono l’amore originario per il loro mestiere a causa delle condizioni del sistema. Burocrazia. Famiglie assenti o aggressive. Ragazzi più o meno sdraiati. Stipendio. Questi sono i demoni che infestano la nostra professione e sembrano trasformare un docente in un in-docente (neologismo, ci tengo a ribadirlo, da prendere alla lettera: colui che non riesce più a trasmettere).
L’in-docente, pur rimanendo competente nella materia, perde gradualmente le sue “abilità relazionali”. ..............
Una scuola è a immagine delle relazioni dei docenti fra loro: funziona se funzionano queste relazioni.
E quando funziona una relazione? ..........................
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La relazione docente-docente che effetti produce se reale?
............. Il docente si spegne per solitudine preceduta dal velenoso “silenzio degli in-docenti”. (...)
............. Il docente si spegne per solitudine preceduta dal velenoso “silenzio degli in-docenti”. (...)
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