13.5.10

Educazione stradale e beni culturali


La chiesa di San Pietro in Crepacore sorge al di fuori del centro abitato a circa 8 kilometri da Mesagne, sulla via per Torre Santa Susanna presso la Masseria "Le Torri".La chiesa fu costruita sulle rovine di una villa romana di età augustea, utilizzando grossi blocchi di carparo provenienti da altri edifici antichi della zona, che conferiscono alla struttura l’aspetto di una fortezza, sormontata da due basse cupole in asse.
La singolare pianta quadrata ha il lato di 5,67 equivalente a 18 piedi bizantini, ossia con cifre greche iniziali corrispondenti al nome di Gesù.
L’attuale edificio è diviso in tre navate, nella centrale, coperta dalle due cupole a trullo, vi è un'abside semicircolare sul quale si apre una piccola bifora , le strette navate laterali sono coperte con volte a semibotte.
Alcune piccole colonne ellenistico-romane, reimpiegate nell'edificio, reggono le arcate laterali. Altre due colonne a superfice liscia sono presenti ai lati dell'ingresso ad arco. Sulle pareti interne, un tempo completamente affrescate probabilmente con figure di Santi e scene del vecchio e nuovo Testamento, sono visibili alcuni frammenti delle interessanti pitture risalenti al IX –X secolo: un pannello votivo del committente dell'opera in abiti cerimoniali ritratto con San Pietro e nel catino absidale l'Ascenzione di Cristo tra gli Apostoli, una bella scena che mostra al centro il Cristo tra i dodici apostoli disposti su tutta la superficie dell'abside, con il nome in greco di ciascuno impresso in ogni nimbo, con Giovanni, Luca, Matteo e Marco che reggono il Vangelo e Andrea che impugna una croce. Quello che resta dell''interessante ciclo di affreschi evidenzia una frequentazione pittorica che va dal IX al XIV secolo.La chiesetta è rimasta abbandonata per decenni ed è stata utilizzata per lunghi periodi come deposito di attrezzi agricoli e come ovile. L'intervento di restauro, operato dalla Soprintendenza Archeologica sotto la direzione dell'Architetto Fernando Russo, fu avviato solo dopo la donazione dell'edificio sacro al Comune di Torre S.Susanna voluta dal proprietario il prof. Carlo Murri. Durante le fasi dei lavori vennero alla luce i ruderi della villa romana, di un trappeto e i resti di una necropoli medievale risalente al VI sec. d.C., i cui sarcofagi sono rimasti nel piccolo parco archeologico allestito attorno alla chiesa. Tra i corredi tombali rinvenuti ci sono una fiala vitrea di epoca romana, un pugnale e alcune monete, oltre ai resti ossei delle sepolture.

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